LA LUNGA STORIA DEI PREMI USSIROMA

I Premi assegnati dal Gruppo Romano dell’Ussi sono ormai entrati nella storia sportiva della nostra città


Nel 1989 il Gruppo Romano dell’Unione Stampa Sportiva Italiana decideva di istituire una serie di Premi da assegnare annualmente. Un modo per mettere in risalto spiccate professionalità di colleghi particolarmente meritevoli (Premio alla Carriera, Premio Desk, Premio Giovani) e per segnalare con i Premi Arancio e Limone personaggi del mondo dello sport che avessero raccolto particolari meriti o demeriti nei confronti della stampa sportiva.

Inutile dire che, anno dopo anno, la Cerimonia dei Premi ha assunto sempre maggiore rilevanza. Tutto ciò soprattutto nelle ultime edizioni considerato che l’evento ha trovato una sua fissa collocazione nella data (il giorno dopo la conclusione del campionato di calcio) e nella sede (Salone d’Onore del Circolo Canottieri Aniene) ed ha visto la partecipazione costante delle massime Autorità Sportive e Politiche.

Nell’Albo d’Oro dei Premi Ussi Roma figurano nomi di colleghi che hanno fatto la storia del giornalismo sportivo italiano. Basterà ricordare che il Premio alla Carriera è stato fra gli altri assegnato ad Alberto Marchesi, Nando Martellini, Mimmo de Grandis, Alberto Giubilo, Sandro Ciotti, Sandro Petrucci, Franco Dominici, Gianni Melidoni, Gianfranco Giubilo, Giorgio Tutino, Giuseppe Pistilli e, negli ultimi anni, ad Antonio Ghirelli, Sergio Neri, Gianfranco De Laurentiis, Giorgio Tosatti, Mario Pennacchia, Alfredo Pigna, Lino Cascioli, Piero Mei, Guglielmo Moretti, Rino Tommasi e Gianni Minà. Negli ultimi anni il Premio alla Carriera è stato assegnato a Mario Sconcerti, a Massimo De Luca, a Mario Giobbe, a Franco Melli, a Bruno Gentili e ad Alessandro Vocalelli.

Il Premio Desk, assegnato al giornalista che si sia distinto per particolari capacità professionali nell’organizzazione interna della propria testata, in quella che potremmo definire la “cucina” del giornale, è andato a colleghi illustri come Sandro Aquari, Paolo Ongaro, Giovanni Cerasuolo, Pier Pasquale Celsi, Pier Lorenzo Puglisi, Sergio Rizzo, Gregorio Catalano, Pina Debbi, Stefano Barigelli, Francesco Padoa, Aligi Pontani. Particolare l’assegnazione del 1992 alla Redazione sportiva di Telemontecarlo, una testata che oggi lavora sotto altro nome e che negli anni ’90 ha svolto una formidabile attività nel nome ed in favore dello sport. Negli anni poi il riconoscimento è andato a Eugenio De Paoli, Fabrizio Bocca, Giuseppe Toti, Giuliano Riva, Giorgio Svalduz, Filippo Corsini, Fulvio Bianchi, Alessandro Tiberti, Franz Lajacona, Maurizio Nicita, Massimiliano Mascolo, Massimo Mazzitelli, Jacopo Savelli, Pier Carlo Presutti e Pino Cerboni.

Sempre interessante l’assegnazione del Premio Giovani visto che il riconoscimento va al giornalista professionista con età inferiore ai trenta anni che si sia maggiormente distinto nei primi anni della propria attività. C’è da dire che questo Premio ha sempre portato fortuna a chi l’ha ricevuto considerato che quelle che erano necessariamente considerate delle giovani promesse si sono poi sempre inserite in modo straordinariamente positivo nel mondo del giornalismo sportivo. Fra questi Marco Cherubini (premiato nel 1989), Guido D’Ubaldo, Valerio Piccioni, Giuseppe Toti, Mattia Chiusano, Marco Alcini, Alessandro Forti, Gianluca Moresco, Patrizia Rubino, Guglielmo Buccheri, Francesca Ferrazza, Elisabetta Esposito, Roberto Maida, Riccardo Gentile, Simona Rolandi, Alessandro Antinelli, Matteo Petrucci, Davide Stoppini, Andrea Fanì, Riccardo Trevisani, Alberto Ghiacci,Simone Di Stefano, Gianluca Lengua, Andrea Luchetta e Chiara Zucchelli.

Ogni anno l’assegnazione di questo Premio stimola nei componenti del Consiglio Direttivo grande entusiasmo visto che il riconoscimento viene ormai considerato come un “passaporto” per il successo. Il Premio Giovani 2014 è andato ad un validissimo giovane giornalista come Filippo Consales. Il Premio 2004 assegnato ad Ilaria d’Amico è stato il punto esclamativo per una travolgente carriera che ha portato la giovane collega in contemporanea e con successo sui teleschermi Rai, Mediaset e Sky.

Divertenti invece le motivazioni che nel tempo hanno condotto all’assegnazione dei Premi Arancio e Limone. Ricordiamo ancora il volto sorridente di Bruno Conti (premiato nel 1990), quello impertinente di Max Biaggi (1993), quello serafico di Sven Goran Eriksson (1997), quello felice di Damiano Tommasi, il giorno dopo la vittoria dello scudetto da parte della Roma. Al Premio Arancio è legato anche un ricordo particolare relativo all’edizione 1997. Quell’anno il Premio era stato assegnato ex-aequo ad Eriksson e Zeman ma all’ultimo momento il Direttivo dei Giornalisti Romani decise di revocare il Premio a Zeman, reo di aver tenuto un comportamento poco consono verso la categoria. Il fatto fece grande scalpore ed ancor più la presenza di Zeman il quale pretese di partecipare ugualmente alla cerimonia per spiegare le ragioni per le quali non riteneva di condividere l’amara decisione. Il Premio venne congelato e, dopo cinque stagioni, Zeman ha ricevuto un Premio Speciale proprio in ricordo di quella tempestosa vicenda. Nelle ultime edizioni il Premio è andato a Roberto Mancini, a Giuseppe Favalli, Vincenzo Montella, Angelo Peruzzi, Luciano Spalletti. Poi anche a due grandi campioni le cui gesta rimarranno sicuramente nella storia del calcio italiano: Daniele De Rossi e Tommaso Rocchi. Nelle ultime edizioni a Cristiano Doni, Marco Ballotta, Julio Baptista, Mauro Zarate, Julio Sergio, Vincenzo Montella, Libor Kozak, Bojan Krkic, Cristian Ledesma, Aurelio Andreazzoli, Vlado Petkovic, Mauro Baldissoni, Simone Inzaghi, Alessandro Florenzi, Eusebio Di Francesco, Ciro Immobile, Antonio Mirante. Scherzose invece le motivazioni che hanno condotto all’assegnazione del Premio Limone, non sempre accettato dai destinatari con fair-play. Non lo gradirono certo Ottavio Bianchi (nel 1991) o Alen Boksic (nel 1993) sportivi dal carattere aspro. Grande spirito mostrarono invece Luciano Gaucci (il giorno dopo che il Perugia aveva scucito lo scudetto dalle maglie della Juve per consentire alla Lazio di diventare campione d’Italia), Serse Cosmi (ma il tecnico perugino, noto tifoso della Roma, aveva di che gioire visto che si trovò coinvolto in prima persona nei festeggiamenti per lo straordinario scudetto vinto proprio dalla squadra giallorossa), Sinisa Mihajlovic, Gaetano D’Agostino, Antonio Matarrese, Max Biaggi, Christian Panucci ed Emilson Cribari, Marco Cassetti, Lionel Scaloni, Edoardo Reja, Marco Borriello, Igli Tare, Hernanes, Mattia Destro e Cengiz Under: Indovinatissime le scelte di quando furono premiati Claudio Lotito e l’arbitro Massimo De Santis, che accettarono il Premio con garbata ironia.

Da qualche anno insieme ai Premi Ussiroma è stato istituito il Premio Giorgio Tosatti, nel ricordo dell’indimenticabile giornalista che ha costituito in carriera un punto di riferimento per tanti colleghi. Un premio a cui Ussiroma tiene moltissimo che, nel suo breve Albo d’Oro, annovera tutti campioni del mondo del giornalismo: Sergio Zavoli, Antonio Ghirelli, Gianfranco Giubilo, Claudio Icardi, Dario Torromeo, Sergio Rizzo, Fabrizio Maffei, Enrico Maida, Luigi Ferrajolo, Antonello Valentini, Giampiero Galeazzi e Walter Veltroni.